«“OCCHI, SOGNI, LABBRA, E LA NOTTE TRASCORRE…” – Ezra Pound, Campagna italiana Occhi, sogni, labbra – e le parole li intrappolano se li lasciamo esposti alla lingua impietosa della mente Che altro dire fare se non cantare Sì!
Sì! E lasciare che la pura estasi sia sovrana». (Lawrence Ferlinghetti, da Scoppi urla risate, trad. it. di Damiano Abeni, SUR, Roma 2019, p.
72). La scomparsa di un poeta forse può essere ricordata con una poesia che testimoni una parola senza presa fissa sul reale, che può solo sfiorare, come una carezza.
Scomparsa di chi sa la scomparsa, estasi di un io che si scompone “oltre il paesaggio”, come in Zanzotto. Lawrence Ferlinghetti è morto il 22 febbraio a 101 anni.