«Non muore un poeta perché non muore la poesia. E Dario Bellezza appartiene a quella genìa che sa di essere posseduta da una necessità, come destino e scelta, che rende diversi ed eletti nel rumore del mondo. Penso a lui come all’autore di poesie e di prose che si spingevano oltre il dicibile per una estensione della voce sgombra da pudori e accesa da passioni indomabili. Penso a lui come all’amico di anni e di intese, alle sue aspre allegrie, ai suoi difficili affetti.