Le braccia alzate e incrociate a X in segno di solidarietà con le «persone oppresse», che «stanno combattendo in tutto il mondo e non hanno una podio per poter parlare».
Perché quella x «è il punto d’intersezione in cui s’incontrano tutte le persone che sono oppresse». Ha spiegato così il suo semplice ma eloquente gesto di protesta, inscenato ieri a Tokyo all’atto della premiazione, la pesista statunitense Raven Saunders.
La venticinquenne atleta afroamericana, dichiaratamente lesbica e attivista per i diritti delle persone Lgbt+, che si è aggiudicata la medaglia d’argento nel lancio del peso femminile, rischia ora una sanzione disciplinare.