Dichiarare pubblicamente che non si desidera assumere persone omosessuali è contrario al diritto dell’Unione europea. A sentenziarlo oggi a Lussemburgo la Corte di giustizia dell’Unione europea, cui la Cassazione italiana si era rivolta in via pregiudiziale in merito al ricorso presentato dall’avvocato Carlo Taormina condannato in primo e secondo grado per affermazioni discriminatorie in materia di lavoro sulla base dell’orientamento sessuale.