Mentre le associazioni partecipavano ieri in piazza Vidoni al presidio Legge Zan senza compromessi, l’Aula del Senato respingeva in un clima di caos con 136 voti contrari, 124 favorevoli e quattro astenuti le questioni di pregiudizialità presentate da Lega e Fratelli d’Italia.
Risultato che ha spinto la capogruppo del Pd Simona Malpezzi a dire che i numeri ci sono, mentre dalla Lega si ritiene che proprio il voto con 12 voti di scarto «conferma che il ddl Zan rischia di non avere i numeri».
In ogni caso non ci sarà nessuno stop dei lavori né rinvii in Commissione come aveva chiesto l’intero centrodestra. Renzi e Salvini hanno insistito nei loro interventi sia pur in maniera diversificata su un testo di mediazione che vada a modificare gli