Una bandiera arcobaleno bruciata. Altre calpestate e stracciate. Strisconi col simbolo della falange nazionalista, persone in t-shirt nera o con il logo di Manif pour tous.
E poi urla del tipo «Stop alla degenerazione» oppure “La Polonia non sostiene le deviazini” e cori di stadio: “Chi non salta, un deviato è”.
Questa in sintesi la manifestazione Stop agresji Lgbt, organizzata da nazionalisti di estrema destra davanti al cancello dell’Università di Varsavia.
Poco distante, davanti all’Accademia delle Belle Arti, la contromanifestazione di otto organizzazioni, tra cui Koalicja Antyfaszystowska, Warszawski Autonomiczny Licealny Komitet Antyfaszystowski e Stop Bzudrom, che avevano precedentemente disegnato un arcobaleno tra l’Accademia e il