A Torino è arrivato lo stop della Prefettura e della Questura alla sfilata del Torino Pride, che, fissata al 18 settembre, si trasforma in un “Non Pride” in programma per il 25 settembre.
Il coordinatore Alessandro Battaglia ricostruisce per i lettori di Gaynews l’accaduto e illustra i vari progetti, anche in ambito politico, a cui si sta lavorando sotto la Mole. Il Torino Pride non si farà.
Perché? Non si farà perché la Prefettura e la Questura vietano formalmente le manifestazioni dinamiche. La loro comunicazione, arrivata con soli due mesi di ritardo, ci ha naturalmente colti e colte di sorpresa vanificando il grande lavoro fatto.