Con ordinanza del 15 ottobre il Tribunale di Piacenza ha rigettato il ricorso presentato da due coppie di donne, cui l’Ufficiale di Stato Civile del Comune del capoluogo aveva opposto il rifiuto di registare il riconoscimento dei bambini, nati con tecnica di fecondazione assistita, dalle rispettive madri non biologiche.
Una delle due coppie, formata da Sara e Irene (unite civilmente) e seguita dall’avvocato Alexander Schuster, aveva fatto parlare di sé per aver sollevato l’attenzione sulla pretesa da parte del Comune di registrare la piccola, venuta alla luce a Piacenza il 24 luglio 2018, quale figlia di padre anonimo.
Pretesa basata sul diniego di formare un atto di nascita attestante che la bambina era nata da fecondazione assistita,