Da uno studio, pubblicato ieri e condotto dal Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung (più conosciuto con l’acronimo Diw) e dall’Università di Bielefeld, emerge che in Germania il 30% delle persone Lgbtqi+ è ancora discriminato sul posto di lavoro.
Si arriva a superare il 40% in riferimento alle persone transgender. La ricerca, che è stata realizzata su un campione di 4.300 di soggetti intervistati, mette in luce che quasi un terzo di essi non fa coming out sul posto di lavoro: il 69% l’ha fatto con colleghi e colleghe, ma solo il 60% ha rivelato il proprio orientamento sessuale o identità di genere a datori e datrici occupazionali.