«Seduti uno accanto all’altro su un grande divano in similpelle, così di moda nelle case italiane anni Settanta. A sinistra, una chioma corvina arruffata incornicia il viso allungato di un giovane dall’aspetto quasi bambinesco, non fosse per le sopracciglia inarcate e la sbarbatura non fresca che ne rivelano la maggiore età.
La chioma a destra, castana e acconciata a caschetto, ricade sull’ovale quasi perfetto di un adolescente. E poi quel sorriso accennato, che uno scatto familiare ha immortalato e consegnato alla nostra memoria in uno sbiadito bianco e nero. Sono Giorgio Agatino Giammona e Antonio Gino Galatola, la cui storia d’amore e morte è tutta un bianco e nero proprio come quella foto di quarantun anni fa».