Dopo aver respinto, il 5 aprile, la ratifica della Convenzione d’Istanbul, il Parlamento monocamerale ungherese ha oggi approvato, con 133 voti favorevoli, 57 contrari e quatto astensioni, l’art.
33 della cosiddetta “legge insalata”, che vieta il cambio legale di genere per le persone transgender. Viene così inserita nel quadro normativo ungherese il dato del “sesso di nascita”, che definisce permanentemente il genere di una persona «sulla base dei caratteri sessuali primari e sui cromosomi».