La comunità Lgbt+ giapponese in allarme: le misure adottate prese per contenere il Covid-19 potrebbero essere strumenti invasivi della privacy.
A rivelarlo un sondaggio condotto da Marriage for All Japan, cui hanno risposto, entro il 17 aprile, 180 persone Lgbt+. Le autorità sanitarie nipponiche hanno infatti iniziato a contattare pazienti con Covid-19 per scoprire le modalità d’infezione e contenere così ulteriormente la diffusion del virus.