«Questo è ciò che una donna e il marito storpio sono stati capaci di fare. Accerchiare un ragazzo indifeso, colpirlo con un mattarello e ammassarlo di pugni e calci in ogni dove.
Io sto bene. Ma l’omofobia e la malignità della gente porta a essere così». A scrivere così ieri su Facebok a commento di una sua foto, che lo mostra col viso tumefatto e insanguinato, Marco C.
Il 28enne, che è addetto alle vendite presso un supermercato milanese, ha poi offerto ulteriori dettagli nel rispondere ai numerosi messaggi di solidarietà giuntigli da persone amiche. L’aggressione sarebbe avvenuta giovedì, verso le 10, nei pressi della sua abitazione.