Sulle colonne di Le Monde il collettivo Rien à guérir ha ieri lanciato un appello al governo perché siano messe definitivamente al bando le cosiddette terapie di conversione e sia approvata la specifica proposta di legge, presentata in giugno dalla deputata de La République en marche (Lrem), Laurence Vanceunebrock-Mialon.
La lettera aperta, firmata da 20 vittime di tali pratiche, che sono state nell’addietro considerate quali «possedute dai demoni», «affettivamente immature», «contro natura», «pervertite» da «coloro che volevano “curare” la nostra omosessualità o la nostra transidentitá, incoraggiati da una visione oscurantista della religione o da una modalità datata della psicologia».