Il 6 luglio aveva suscitato non poco clamore la notizia che, data dal Tg3 Lombardia e poi ripresa da tutti i media, che vedeva come protagonista il primario chirurgo dell’azienda sanitaria “Sette Laghi”.
Il medico, che, il 25 marzo, in piena emergenza Covid, stava prestando servizio presso l’ospedale di Cittiglio (Va), avrebbe inveito ripetutamente sull’omosessualità di un paziente che era in quel momento sedato e sottoposto a intervento chirurgico. «Ma guardate – questa la frase pronunciata davanti a più testimoni – se io devo operare questo frocio di merda; non è giusto che in questo periodo di emergenza io debba perdere tempo per operare questi froci».